Bogdani: “Siena è stata come una famiglia, con i tifosi eravamo molto uniti”
Tra gli attaccanti passati a Siena negli ultimi venti anni, è indiscutibilmente uno di quelli ricordati con più piacere. Nelle sue due parentesi in bianconero (2004-2006 e 2012-2013), Erjon Bogdani si è ritagliato un ruolo significativo con la maglia della Robur, e le sue reti spesso si sono rivelate decisive per il raggiungimento della salvezza in Serie A. «Il fatto che fossi alto 1,93 ma giocassi bene anche con i piedi mi è stato di aiuto sia in Serie A che in nazionale – commenta Bodgani a RadioSienaTv durante la trasmissione Minuto per minuto –, dove sono ancora il miglior marcatore. Il gol con la maglia del Siena che ricordo con più piacere è quello contro l’Empoli, quando abbiamo vinto 1-0. Al di là che era un derby, ma in quel momento venivamo da diversi risultati negativi, era una partita che dovevamo vincere in tutti i modi. Adesso manco a Siena da tanto tempo purtroppo, speriamo che questo periodo passi il prima possibile». L’attaccante albanese spende anche parole al miele per la tifoseria bianconera, della quale conserva tuttora bei ricordi: «La cosa più bella è che tutti i giocatori si intrattenevano dopo le partite a parlare con le persone. I tifosi del Siena anche fuori dal campo ci hanno fatto sentire molto bene. Mi ricordo che durante la settimana la società organizzava delle cene con i tifosi alle quali partecipavamo anche noi giocatori, questo ha contribuito a creare una famiglia tra società, tifosi e squadra, e i risultati secondo me sono arrivati perché eravamo molto uniti. E la gente ci è stata sempre vicino anche quando le cose non andavamo bene». Già da qualche anno, l’ex bianconero ha intrapreso la carriera da tecnico: «Ho fatto prima l’allenatore in seconda della nazionale albanese, con cui abbiamo anche partecipato agli europei, poi ho allenato la nazionale under 19. Adesso sono fermo da un po’ anche per colpa della pandemia. Allenare il Siena in futuro? Sarebbe bello, mi piacerebbe ripetere quanto fatto da calciatore». (J.F.)
Fonte: Fol