BERTOTTO: I SOGNI SVANISCONO ALL’ALBA. ROBUR NON SEI ANCORA SVEGLIA
Valerio Bertotto ha portato per anni la fascia da capitano dell’Udinese. A Siena, dal 2006 al 2008, ha collezionato 43 presenze e due ‘scudetti’. E’ stato uno degli artefici di quel sogno che adesso sembra ormai prossimo a svanire. Non per lui, però, che ‘per natura mai catastrofico’ i verdetti li accetta solo quando sono matematici. La pratica, per l’ex bianconero è una cosa, la certezza tutta un’altra. E finché la notte non lascia spazio al giorno anche la luce più debole deve rimanere accesa.
Bertotto, da eccellente ex, ci presenta Udinese-Siena?
“Sarà una sfida delicata soprattutto per i toscani. La Robur si gioca in Friuli l’ultima possibilità o quasi di poter ancora coltivare il sogno salvezza. L’Udinese, dall’altra parte, vorrà chiudere, almeno nella pratica, il discorso permanenza in A. Non sarà facile per Vergassola e compagni, obbligati a vincere: affronteranno una squadra in salute che anche ieri in Coppa Italia ha dimostrato il proprio valore, meritando anche di più di quanto ottenuto. Credo e spero che almeno venga fuori un bell’incontro”.
Davvero crede nella salvezza del Siena?
“Sarà dura. Ero molto possibilista domenica scorsa: una vittoria in casa del Catania, viste anche le partite delle altre pretendenti, avrebbe messo la Robur in una posizione se non da favorita, da squadra in corsa. Purtroppo è arrivato soltanto il pareggio, anche se un successo poteva starci. Le cose si sono messe male, ma nel calcio lo sappiamo, possono accadere anche i miracoli. Mancano quattro partite alla fine e non si può sapere adesso come andrà”.
Come mai secondo lei, Udinese e Siena, si sono trovate a combattere per lo stesso obiettivo e, più nel caso dei secondi, soffrendo così tanto?
“I friulani sono incappati nella classica stagione no, fatta di coincidenze sfavorevoli, circostanze negative. Non meritano assolutamente la posizione che coprono, hanno un organico di alta qualità, fatto da signori giocatori. Che il Siena avrebbe sofferto era dichiarato: una squadra giovane e inesperta come quella di quest’anno, si sapeva che avrebbe fatto battaglia. Oltretutto ci sono stati problemi nella gestione societaria culminati con il passaggio di proprietà. A quello che so Mezzaroma è stato accettato positivamente sia all’interno che all’esterno, è arrivato tardi e si è trovato a fronteggiare una situazione compromessa”.
Ecco, in caso di B, da chi e che cosa il presidente dovrà…
“Ma no, alt, non posso rispondere a una domanda su una retrocessione scontata. Il Siena non è ancora in cadetteria, ci sono dodici punti in palio. In questo mi sento di sposare in pieno la filosofia del vostro capitano: finché anche il più piccolo lumicino è acceso, tutti dovranno dargli conforto e riparo affinché non si spenga. In questi casi la cosa migliore è fare finta di niente e andare avanti per la propria strada. Il cammino è difficile, con tanti rammarichi da sopportare, ma non è ancora finito”.
Le giro la domanda: su quali giocatori il Siena dovrà puntare il prossimo anno qualunque sia la serie in cui giocherà?
“Mi è piaciuto Ghezzal: è un calciatore utile, in grado di coprire diversi ruoli e segnare gol importanti. E poi c’è quel ragazzino pelato là davanti, come si chiama Big Mac? Battute a parte, sono rimasto molto legato sia a Massimo che a Simone, per me sono i veri baluardi della squadra, come lo era anche Daniele fino alla passata stagione. All’interno di un gruppo queste cose hanno un enorme valore, ci deve essere un’ossatura stabile fatta di giocatori in grado di creare il giusto feeling sia all’interno che all’esterno”.
Si riferisce alla partenza di Portanova?
“Mi riferisco al fatto che i risultati sono il frutto della gestione di una squadra”.
Li sente ancora, quindi, i suoi ex compagni?
“Certamente, come sono ancora in contatto con qualche dirigente e con gli amici che ho trovato a Siena. Mi avete accolto benissimo e certe cose non si dimenticano”.
Quantole dispiace allora per la situazione che sta vivendo la Robur?
“Moltissimo e mi dispiace anche che affronterà l’Udinese in una partita così complicata. Mi sarebbe piaciuto trovare un Siena già tranquillo che in campo se la sarebbe giocata senza patemi. Saluto tutti con il cuore: a Siena sono stato benissimo, ho bellissimi ricordi, vi auguro il meglio e vi accoglierò sempre a braccia aperte”. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line
Foto:daylife