Bertotto: “Ad Alessandria sarà importante l’impatto che la Robur avrà con la partita”
Da calciatore, con la maglia della Robur, due stagioni ricche di grandi soddisfazioni e un paio di gol pesanti che, per un difensore, non sono mai un aspetto trascurabile. Valerio Bertotto non ha dimenticato Siena e il Siena, ma da allenatore l’ha affrontata solamente in una occasione in Coppa Italia diversi anni fa. La panchina manca all’ex bandiera dell’Udinese che, intervistato da RadioSienaTV durante la trasmissione ‘Fuoricampo’, si è detto pronto anche a valutare un’esperienza all’estero: “Ho voglia di ritornare al 100% in panchina, perché questa è la mia vita. Mi manca molto il campo; amo il mio Paese, ma se dovessi avere un’opportunità all’estero la accoglierei con grande gioia. Esportare il proprio know-how ritengo sia una carta vincente in un mondo così globalizzato”.
Il focus di Bertotto è però sempre ben puntato sul campionato di Serie C: “Come al solito è un campionato tosto, nel quale ci sono mille sfaccettature, tra squadre costruite con l’intento di salire con mezzi, disponibilità e uomini di una certa caratura, e altre realtà più piccole che vogliono fare un bel calcio e far crescere talenti. Il percorso è sempre altalenante, chi riesce ad essere costante può avere diverse soddisfazioni”.
Ad Alessandria si affronteranno due delle squadre in cui ha militato nella sua lunga carriera, una coincidenza curiosa se si pensa che l’ex bianconero ha cambiato solo quattro volte maglia nel suo percorso da calciatore: “Sulla carta il Siena sembra essere favorita, per una situazione di classifica, per il blasone e per i nomi che conta. La partita può essere alla portata della Robur, ma il discorso deve partire dall’impatto che si ha, perché conta quello che metti nel rettangolo verde per portare a casa il risultato”.
Uno dei segreti della formazione di Pagliuca è stato fin qui una difesa ermetica e sempre concentrata. Da ex difensore, un aspetto che Bertotto valuta positivamente: “Le squadre devono essere sempre equilibrate, dico sempre che con 34 pareggi retrocedi. È giusto prendere pochi gol, ma allo stesso tempo nel calcio moderno devi essere una squadra votata a fare gioco. La fase difensiva parte già dagli attaccanti, una squadra tosta e solida mette già in difficoltà la prima uscita dell’avversario con il pressing. Ma sicuramente quello della Robur è un dato importante”.
Ad attendere i bianconeri un’Alessandria che sta cercando di risalire dalle zone basse: “L’Alessandria sta vivendo un momento non proprio bello, viene da una retrocessione e quest’anno sta zoppicando un pochino. So che ci sono cambiamenti a livello societario a causa di alcune problematiche iniziali. Deve trovare un percorso di linearità”. (Jacopo Fanetti)
Fonte: Fol