Beretta: “Torno in una città che ho particolarmente a cuore”

“Sono davvero tanto felice di rivedere facce amiche”. Queste le prime parole del Beretta atto III in bianconero. Il mister ha parlato di come è arrivato a Siena, degli obiettivi stagionali, dei calciatori, della situazione del club e dei tifosi bianconeri.

ARRIVO A SIENA – “Ci siamo rincorsi col presidente anche negli anni scorsi, poi ognuno aveva preso le sue strade. Adesso sono felicissimo di tornare in una città dove sono stato benissimo e dove ho mantenuto i rapporti al di là dell’aspetto prettamente professionale. Non appena si è presentata la possibilità ho detto subito sì, tanta era la voglia di tornare qui. Sono stato convinto fin da subito della scelta, sapendo di poter tornare a lavorare con persone che faranno di tutto per mettermi nelle migliori condizioni per far bene, nonostante le note difficoltà. Da parte mia c’è un attaccamento a Siena particolare: c’ero stato bene io, così come la mia famiglia ed ero convinto, quando me ne andai che le strade mie e della Robur si sarebbero re incrociate. Per questo. non potevo davvero non tornare. Che Siena ho trovato? Col patema d’animo per quanto successo, ma allo stesso tempo con la voglia di ripartire dopo il sacrificio fatto quest’estate”.

OBIETTIVI – “Ho accettato questa bella sfida con voglia di far bene e l’ho accolta ancor di più volentieri perché torno in una città che mi sta particolarmente a cuore. Arrivo con la consapevolezza  e la convinzione che raggiungeremo l’obiettivo che ci siamo prefissati. Qual è? In attesa dei punti di penalizzazione dico che la prima cosa è rimanere in categoria, cercando di salvarsi senza particolari patemi. Poi, una volta raggiunto, potremo anche alzare l’asticella. Inoltre il mio scopo sarà quello di far crescere qualche giovane, sia di quelli che abbiamo o qualcuno che arriverà. Vorrei riuscire ad inserire in pianta stabile qualche ragazzo arrivato dal settore giovanile, in modo da dar lustro al settore giovanile, ma alla società intera”.

CALCIATORI – “Da adesso si comincerà realmente a lavorare su quella che sarà la rosa per la stagione che andiamo ad affrontare.  So benissimo che arriveranno delle cessioni per più motivi. Ci sono ragazzi che hanno mercato anche in Serie A e ritengo sia giusto dar loro la possibilità di giocarci. Vedremo quali saranno le cessioni e gli eventuali acquisiti, poi andremo anche a capire quale miglior sistema di gioco utilizzare, andando comunque a fare una squadra mista tra giovani e elementi esperti. Sicuramente, come detto, il nostro scopo sarà quello di valorizzare i giovani, cercando di metter accanto a loro qualche elemento esperto, Vergassola su tutti, che può aiutarli a crescere sotto tutti i punti di vista.  Mannini, D’Agostino e Mannini? So che hanno trovato delle difficoltà, ma allo stesso tempo credo che sono giocatori con qualità straordinarie. In questi pochi giorni li ho visto vogliosi e parlando con loro mi sembra di aver capito che vogliono tornare ad essere giocatori importanti e mostrare le loro qualità. Poi è normale che, di comune accordo  con la società, vedremo quale sarà la soluzione per tutti. Potrebbero rimanere, cos come, se arrivasse un’offerta dove tutti vi guadagnano e lasciare il Siena”.

LA SITUAZIONE ECONOMICA E SOCIETARIA – “Io penso solo al campo, a far sì che la squadra dia il massimo e possa raggiungere l’obiettivo. All’aspetto economico ci penserà chi ne ha le competenze e chi è stato incaricato di svolgere il compito. Io devo occuparmi dell’aspetto tecnico, perché è quello ciò che mi compete e quello che ritengo saper fare meglio. Poi va da sé che se noi facciamo bene e alcuni elementi attirano al’attenzione dei grandi club la società può solo guadagnarci e avere entrate importanti”.

TIFOSI – “Non mi permetto di dare consigli ai tifosi del Siena, perché conoscendoli sono certo che non mancheranno di sostenerci. C’è molto attaccamento alla Robur, è stata seguita in ogni categoria e credo che i tifosi ci daranno davvero una grande mano. Ma come i tifosi, saranno importanti tutte le componenti che ruotano attorno alla squadra, dalla società, allo staff, fino alla stampa. Ognuno deve svolgere il proprio ruolo al meglio, per il bene del Siena. Perché vedo e sento che da parte di tutto c’è grande passione e voglia di far bene”. (Luca Casamonti)

Fonte: Fedelissimo Online