Benini: “Le polemiche sulla concessione dello stadio sono sciocchezze assolute”
“Se entro il 28 febbraio il Siena non presenta il progetto dello stadio al Genio Civile, impegno sottoscritto nel verbale redatto dopo l’incontro, porto le carte all’ufficio legale il quale mi dirà cosa fare per poter svolgere i lavori. Immagino ci possano essere gli estremi per una revoca della concessione e un’escussione di una fideiussione che ammonta a 250.000 euro”. Così Paolo Benini, assessore allo sport del Comune di Siena, interviene a Domenica Sport Sera, su Radio Siena Tv, sulla vicenda dell’Artemio Franchi, dopo l’ultimatum concesso alla società di Montanari a seguito dell’incontro del 7 febbraio.
I due rinvii – “Al momento in cui venne concessa la proroga fu presentato un cronoprogramma di lavori preparatori ma non è stato fatto nulla. Per fare lo stadio servivano circa 400.000 metri quadri di ponteggi che già nell’estate 2022 si sapeva non sarebbe stato possibile trovare fino a gennaio 2023. Che i lavori non si potessero fare inizialmente è dipeso da altri aspetti. Adesso abbiamo concesso questo ulteriore tempo, che non è segno di cedevolezza perché sposta poco il punto, per la presentazione della progettazione e della perizia geologica della gradinata al Genio Civile”.
Montanari – “Incontrare Montanari? Mi interessa meno di zero. Non ne sento nessuna necessità. C’è una convenzione, ci sono accordi scritti, ci sono regole che vanno rispettate”.
Anna Durio – “Leggo polemiche strumentali sulla concessione, sui costi. Sono sciocchezze assolute. Nessuno tra i vari richiedenti ebbe nulla da eccepire, nel momento in cui la squadra venne affidata. Tutti reagirono allo stesso modo: ci mettiamo un mutuo ventennale e quando cediamo la società la rivendiamo col mutuo. Al posto dell’affitto avrebbero pagato delle quote di mutuo annuali. Già in precedenza la signora Durio non pagava un affitto per i due impianti, ma aveva due milioni di euro di lavori per dieci anni. Nel momento in cui se n’è andata sono stati certificati 1,2 milioni di lavori. Dare lo stadio in cambio di lavori non è un elemento di novità. L’unica novità è che c’è una scadenza temporale”.
Tifoseria – “I presidenti di calcio possono avere problemi con la tifoseria, ma l’ingegner Montanari ha iniziato a personalizzare questa faccenda mettendo in atto per esempio la storia dello striscione dei Fedelissimi che avrebbe oscurato la scritta del main sponsor, che poi è sempre lui. Attribuisco tutta la responsabilità di questa situazione alla società.
Il momento – “Quando si fa confusione, si cambia totalmente rotta o ci si libera di giocatori importanti, o si sa poco di calcio o ci sono problemi di soldi”. (Giuseppe Ingrosso)
Fonte: Fol