Benini: “15 giorni per prendere in mano i lavori allo stadio. Se nel frattempo Montanari vuole ravvedersi..”

Il Comune di Siena ha annunciato la fine della convenzione con la Robur relativa alla gestione dello stadio e del campo dell’Acquacalda. Cosa succede adesso? I lavori passano all’amministrazione comunale? C’è il rischio che la squadra debba emigrare fuori Siena? Lo abbiamo chiesto all’assessore allo sport Paolo Benini.

Assessore, il Comune si sostituirà al Siena per sanare la situazione legata al Franchi?

Questa è l’intenzione, prima però ci sono dei passaggi tecnici da fare. Ci vorrà una quindicina di giorni. Se poi nel frattempo il presidente Montanari paga i professionisti e si impegna attraverso un cronoprogramma…

Perché lasciare ancora la porta aperta a Montanari, dopo le due proroghe che gli avete concesso?

Ci sono questi quindici giorni in cui non succede niente, ha il tempo di ripensarci. Non dimentichiamoci che c’è una squadra di calcio di cui lui è presidente, ed è la squadra della città, della tifoseria. E che quindi, se ritireremo la convenzione, dovremo interloquire col Siena per trovare un accordo sull’affitto dello stadio e del Bertoni.

C’è la possibilità di evitare di impattare sulla stagione sportiva successiva?

Gli interventi riguardano due settori, non tutto il Franchi. Secondo me c’è la possibilità di non dover cambiare stadio e, pur con dei disagi, di impattare il meno possibile. Ad esempio, intervenendo prima sulla tribuna e poi sulla gradinata.

Per i lavori si parla di circa sei mesi di tempo. Secondo lei è possibile un’ordinanza comunale per prorogare il termine?

Credo che alcuni interventi non siano derogabili in nessun modo. L’ordinanza potrebbe essere un’ipotesi, per avviare dei lavori, fermarsi e poi procedere nuovamente. Ma è prematuro dirlo.

State valutando un’azione legale nei confronti del Siena.

Se decade la convenzione mi sembra si possa pensare ad eventuali azioni legali a nostra tutela.

Non teme che con le elezioni alle porte, e in piena campagna elettorale, il tema stadio possa indebolirsi?

Io mi trovo davanti ad un atto inadempiuto, e mi sto muovendo di conseguenza. Indipendentemente dalla politica.

Dall’opposizione dicono: state temporeggiando per passare la patata bollente alla nuova amministrazione comunale.

Il nuovo sindaco sarà in continuità con la maggioranza. Mi preoccuperei più per la capacità dell’opposizione di amministrare un ente pubblico.

De Mossi, alla domanda se tornando indietro al giugno 2020 sceglierebbe ancora gli armeni, ha risposto che “a posteriori siamo sempre tutti bravi”. È d’accordo?

Con i se e con i ma si va poco lontano. Non so se tornando indietro e compiendo altre scelte le cose sarebbero state migliori. Anche Fedeli, che magari per motivi sportivi potevo preferire, aveva dato l’assenso verbale per fare i lavori allo stadio. Adesso ci sono diversi problemi, e io non voglio esserne uno ulteriore. Per questo ribadisco che Montanari ha ancora il tempo per ravvedersi, liquidare i professionisti e sottoscrivere un cronoprogramma. (Giuseppe Ingrosso)

Fonte: Fol