Bastonate, brodini e futuro di Paolo Brogi

Dopo le bastonate sono arrivati i brodini, dopo le sconfitte ecco pareggi accolti con il sorriso. Troppi sorrisi. Bene il punto di Modena, meno bene il pari di Olbia che qualcuno ha interpretato quasi come un trionfo. Se Siamo arrivati al punto di farci andare bene tutto, questo non è un bel segnale. L’anno che corre verso il suo epilogo possiamo catalogarlo con il classico «da dimenticare». Allenatori e giocatori cambiati in modo frenetico, addirittura presidenti che si sono avvicendati. Per fortuna l’obiettivo salvezza sembra raggiungibile, magari con qualche buona partita potremmo anche centrare un posticino nei play-off, anche se è bene non illudersi troppo e portare a casa quanto prima la matematica permanenza in categoria. E poi? E poi verrà davvero il bello. Poi la proprietà armena avrà un’estate a disposizione per fare le scelte giuste e costruire quello che ha promesso di costruire, ossia una squadra in grado di giocare per andare in Serie B. Sarà davvero così? Lo spero, come lo sperano tutti coloro che hanno a cuore le sorti della Robur, ma se fosse una partita di poker vorrei andare a ‘vedere’ perché l’idea di un ‘bluff’ non me la tolgo dalla testa. Le scelte dirigenziali, qualunque esse siano, vanno accettate e onestamente credo che non sia nemmeno troppo giusto discuterle. Ma sono le scelte tecniche quelle che mi mettono i brividi. Chi sarà l’allenatore? Come verrà costruita la squadra? Ci saranno degli investimenti oppure si tirerà a tagliare e risparmiare? Domande semplici, quasi banali, ma da questo dipende il 2022-2023 della nostra Robur. Credo che chi comanda abbia un solo dovere, quello di parlare chiaro. Qui non servono proclami o promesse impossibili da mantenere. Qui serve chiarezza e soprattutto l’indicazione precisa di quelli che sono gli obiettivi. Stop. Sentirci dire Serie B, Serie A o chissà che cosa per poi non agire in linea con certe ambizioni è un errore clamoroso che non può e non deve essere commesso. Il popolo bianconero negli ultimi anni si è illuso spesso per poi venire deluso in modo pesante. Ora basta. Meglio parole chiare e poco esaltanti che tanta ‘fuffa’ destinata a svanire già nel prossimo autunno. A buon intenditor poche parole. Intanto proviamo a battere almeno la Lucchese e regalarci dopo tanto tempo tre punti di serenità.

Fonte: FOL