BARONI: RIPARTIAMO CON L’ENTUSIASMO DI UNA SQUADRA GIOVANE

Dopo la splendida stagione conclusasi con la conquista della finale e il titolo di vice campione d’Italia, per la Primavera bianconera sta per iniziare il nuovo campionato. Sabato il via, con tante facce nuove, il giusto entusiasmo e Marco Baroni ancora seduto in panchina.
Allora mister, con quali aspettative si riparte?
“L’obiettivo principale è quello di far crescere i nostri ragazzi e proporli all’attenzione degli addetti ai lavori. Un po’ come è successo quest’anno: la società, grazie alla splendida cavalcata di cui sono stati protagonisti, è riuscita a piazzare diversi giocatori in serie C e in serie B. Larrondo e Ivanov hanno raggiunto la prima squadra. Una gran bella soddisfazione”.
Si sente un po’ partecipe e orgoglioso del successo dei ‘suoi’ ragazzi, alcuni, anche nazionali?
“Il compito principale di un tecnico del settore giovanile è trasferire la propria esperienza ai giocatori e prepararli al meglio ai campionati veri. Sono contento, significa che è stato svolto un buon lavoro, ma non solo da parte mia, da parte di tutti, in primis dalla società: è un progetto che va avanti da tempo. Il fatto che Mannini, Giannetti, Buchel e Arroe siano chiamati a vestire la maglia della propria nazionale, fa piacere e dà lustro al Siena. Ai ragazzi dico sempre che la Primavera è come l’Università: da lì devono spiccare il volo”.
Dopo un mese di lavoro con la nuova squadra, intravede la possibilità di raggiungere gli obiettivi sperati?
“Ripetere quello che è stato fatto la stagione passata sarà molto difficile, anche perché la Primavera dell’anno scorso era un gruppo collaudato che lavorava insieme già da due anni. Credo comunque che la squadra attuale possa far bene con il tempo: molti giocatori arrivano dagli Allievi, per loro è un salto importante e hanno bisogno di tempo per crescere sia da un punto di vista fisico che della personalità. Devono adattarsi e impattare nel campionato”.
Baroni lascerà Siena, Baroni sostituirà Giampaolo: in estate si sono sentite tante voci, alla fine, Baroni è rimasto.
“Ho un altro anno di contratto con la Primavera: ho ritenuto giusto chiudere il ciclo. Dopo aver smesso di giocare ho iniziato subito ad allenare e sono arrivato qua dopo l’esperienza in C. Ho considerato il settore giovanile bianconero la tappa di un percorso che potesse arricchire il mio bagaglio di allenatore. Non ho mai prestato attenzione alle voci, il mio intento è sempre stato migliorarmi e migliorare il mio lavoro, un mestiere bellissimo e affascinante”.
Vedere il suo nome accostato a quello di Giampaolo, però, l’avrà pur lusingata…
“E’ ovvio: un allenatore vive anche di piccole conferme e certe cose fanno piacere. Ma non mi sono mai posto l’obiettivo prima squadra. Il Siena ha un allenatore bravissimo: stimo Giampaolo e credo che la stima sia reciproca. Se possibile vado a vedere i suoi allenamenti e come settore giovanile, io, come i miei ragazzi, sono a disposizione della prima squadra, la vera punta dell’iceberg. Continuo, come sempre, a lavorare a testa bassa, con professionalità e passione. Perché la passione è la prima cosa che deve possedere un allenatore di giovani promesse”.
Ma non ha voglia di tornare tra i professionisti?
“Certamente. Su questo ho le idee ben chiare. E’ una cosa che sento dentro: è lì che voglio arrivare alla fine del percorso. Allenare in un settore giovanile ti permette di svolgere un lavoro attento e capillare, senza pressioni. Ma sono proprio quelle pressioni che alla lunga mancano. Mi manca il confronto continuo con il risultato. Spero il prima possibile di ritrovarli”. (Angela Gorellini)

Fonte: Fedelissimo on line