Atalanta, Livorno e Siena prove di immediata risalita
Cinque stelle ad Atalanta, Siena e Livorno: le tre retrocesse, che si presentano tutte con un nuovo allenatore. La citazione è d’obbligo, ma mai come stavolta chi è sceso dalla A si è attrezzato per risalire subito, rinforzandosi in modo intelligente. Il ritorno di Colantuono a Bergamo è stato salutato da un boom di abbonamenti (oltre 14 mila, e non è ancora finita), mentre Pillon, l’uomo fair play (ricordate il gol regalato alla Reggina?) riparte da Livorno blindando Tavano. E anche Conte cerca una rivincita dopo le amarezze di un anno fa ritrovando a Siena il suo d.s. preferito: Perinetti.
Una stella in meno al Torino, che (parole di Lerda) è ancora un cantiere. La faticosa vittoria sul Cosenza in Coppa non ha nascosto certi problemi, la squadra ha bisogno di rinforzi. Il d.s. Petrachi è al lavoro proprio per evitare quello che è successo nella scorsa stagione: una squadra dilaniata dalle polemiche poi ricostruita da zero a gennaio. In zona playoff mettiamo anche il Sassuolo che riparte dalla semifinale persa con il Toro: non c’è più Zampagna, ormai emarginato, ma sono arrivati rinforzi interessanti dai cugini del Modena (Bruno, Troiano, Catellani). È stato smantellato il Cittadella dei miracoli e quindi sarà molto difficile vederlo lottare con le prime come è accaduto nella scorsa stagione. Ma così vanno le cose in casa delle piccole: vendere i migliori e sopravvivere. Senza affanni.
Bastasse l’entusiasmo della piazza, tre delle neopromosse non avrebbero problemi di ambientamento: Varese, Novara e Pescara partono con un modello ben chiaro in testa, il Cesena che ha fatto il doppio salto dalla Prima divisione alla A. Non sarà facile ripetere l’impresa di Bisoli, naturalmente, ma le premesse ci sono: la fame arretrata può avere effetti insperati.