Aspettando il vero Siena
Quando si inizia un percorso, si deve sempre mettere in conto qualche inciampo, soprattutto se i programmi – e meno male – sono cambiati strada facendo. Sabato con la Pistoiese tutti ci aspettavamo una vittoria e così sarebbe stato se il portiere ospite non avesse sfoderato almeno tre interventi “impossibili”. Il portiere fa parte della squadra, un ruolo delicato e spesso decisivo, quindi tanto di cappello a Pozzi che ha fatto il suo o forse di più. Il Siena, per occasioni create nel primo tempo, avrebbe meritato di più, ma al si là di ogni valutazione, sono emersi alcuni problemi che meritano attenzione e qualche rimedio. Giocare contro squadre chiuse non è facile per nessuno, distruggere è sempre più facile che costruire, dopo un pò si perde in lucidità e il non gioco degli avversari prende il sopravvento, la squadra si allunga, le punte rimangono isolate o sono costrette ad andare a prendersi il pallone nelle retrovie, agendo di conseguenza lontano dalla porta avversaria, con poche possibilità di andare in rete. A fare la differenza e fare saltare il banco avversario possono essere solo i valori tecnici che comunque rimangono e dobbiamo essere bravi a farli emergere. In questa prima fase al Siena manca questo, frutto sicuramente di una preparazione a tappe e di una conseguente condizione non ottimale. Niente è compromesso per disputare una grande stagione, gli obiettivi da raggiungere sono sempre li, ma occorre un’accelerata, perché se ci accontentiamo di entrare tra le prime 4-5 posizioni finali è un conto, ma se vogliamo tentare comunque di insidiare il vertice, questa posizione al momento è già lontana di cinque punti, pochi o tanti secondo i punti di vista e le ambizioni. Probabilmente qualche squadra è forte come o forse più del Siena, ma per esprimere un giudizio in questo senso dobbiamo prima capire la vera forza dei bianconeri che, a nostro parere, non è inferiore alle altre big del torneo, ma che al momento è apparsa solo a tratti. (NN)
Fonte: FOL