ARRIVA LA SNAI

Grazie all’impegno del sindaco della città, Pierluigi Piccini, l’AC Siena viene rilevato da SNAI Servizi, società delle agenzie ippiche d’Italia, con presi dente Maurizio Ughi. Per i tifosi bianconeri si apre uno scenario decisamente nuovo con (almeno sulla carta) ben altre ambizioni. SNAI affida la presidenza dell’AC Siena a Claudio Corradini che si getta nell’avventura con enorme entusiasmo. Nicolini viene esonerato e sostituito da Fausto Silipo che, ottenuti numerosi rinforzi, tra ghetta la squadra ad un tranquillo ottavo posto facendo togliere ai tifosi anche qualche soddisfazione come nella vittoriosa gara con il Livorno il cui esito (a causa degli incidenti verificatisi prima, durante e dopo l’incontro) viene deciso sol tanto dalla CAF. Si riparte per l’avventura ‘98-99. La campagna acquisti è addirittura faraonica e la piazza risponde subito con migliaia di abbonamenti. L’obiettivo è la Serie B. Ma l’ambiente bianconero, da troppo tempo dilaniato dalle pole miche, non è ancora del tutto “guarito”. I problemi (causati forse dall’inesperienza e dalla eccessiva fretta di ottenere i risultati) iniziano addirittura in estate quando salta il primo tecnico: Gian Cesare Discepoli. A dispetto delle attese il Siena disputa una stagione assurda. Con un organico da prima della classe si ritrova addirittura all’ultimo posto. Ci vogliono altri tre allena tori (Di Franco, Buffoni e Di Chiara) e decine di giocatori per raddrizzare la baracca. Alla fine lo stesso Stefano Di Chiara riesce a dare un volto e un gioco alla squadra che disputa un ottimo girone di ritorno, ma non può evitare i playout per la salvezza che viene meritatamente centrata al termine del doppio confronto con il Saronno. La SNAI, obbligato anche dalle nuove regole varate sul conflitto di interessi in campo di gestione sportiva, deve lasciare l’AC Siena, anche se garantisce economicamente Fa sopravvivenza della società. IL SOGNO SI REALIZZA Con l’intermezzo della presidenza di Giancarlo Castagni e grazie nuovamente all’impegno del sindaco Pierluigi Piccini il club viene rilevato da una cordata composita nella quale figurano Giambattista Pastorello, Antonio Ponte ed alcuni imprenditori senesi, fra i quali Leo Salvietti che assume la presidenza.