Ardemagni: “Al gol non mi sono trattenuto, una gioia difficile da spiegare a parole”
Nella conferenza stampa post-partita anche Matteo Ardemagni si è fermato per analizzare la gara. Queste le sue considerazioni:
Gol – “Un gol allo scadere mi è capitato diverse volte di farlo, ma per un attaccante è una gioia infinita che non riesco neanche a spiegare a parole. Non capivo più niente, sono saltato in mezzo ai tifosi perché mi è sempre piaciuto esultare sotto la curva. Il gol è valso il pareggio per cui è ancora più bello”.
Problemi – “Ho avuto una sublussazione alla spalla, infatti per metà settimana ho lavorato a parte. Però mancando tre partite fondamentali, pur avendo sempre dolore ho stretto i denti come hanno fatto anche Terzi e Terigi. Vogliamo il bene della squadra e siccome manca poco tutti siamo cercando di accantonare il problema fisico e cercare di dare il meglio”.
Gruppo – “Mi sto trovando benissimo. Ho dei compagni straordinari, è un gruppo eccezionale. Conoscevo già Terzi, Guberti e Laverone, ma il clima all’interno dello spogliatoio è fantastico. È una cosa importante, e lo dico perché in passato mi è capitato di non trovarmi in gruppi così. Arrivavo da sei mesi di inattività, puoi allenarti finché vuoi ma la condizione la acquisisci solo con il tempo e giocando. È stato anche bravo il mister ad inserirmi piano piano”.
Condizione – “A volte è una cosa soggettiva, è capitato di avere qualche problema muscolare, purtroppo ho anche una certa età (ride, ndr). Ho sempre cercato di dare il massimo quando chiamato in causa, poi ci sta che in una partita non sto bene o sbaglio il gol. L’importante è sempre cercare come ho sempre fatto di dare il massimo e sudare la maglia. Ho avuto tante critiche anche in passato, ad Avellino e Perugia ho passato momenti difficili, quindi sono abituato. Adesso dobbiamo fare al meglio questo sprint finale”.
Serie C – “Non la facevo da tanto. L’ultimo anno in cui ci ho giocato era un gran bel campionato a livello qualitativo, c’erano molte squadre importanti. Oggi magari trovi più battaglia, tanti falli, è sicuramente un campionato molto più fisico. Però ce la caviamo”.
Dedica – “La dedica è per tutti, a partire dalla mia famiglia. A tutti quelli che mi hanno sempre sostenuto, non solo quest’anno, e ai miei compagni”.
(Jacopo Fanetti)
Fonte: Fol