Archiviate le feste è ora di pensare al futuro
Il pomeriggio di Macerata, la nuova festa al ritorno a Siena sono ormai storia della Robur, con il Siena che dpo essere tornato tra i professionisti, ha conquistato anche il tricolore. Ma adesso che il campo ha emesso il suo verdetto è il momento di cominciare seriamente a pensare al futuro, al prossimo campionato o più in generale al domani della Robur. Tanti i punti da toccare per una società nata neppure un anno fa e che adesso ha davanti un’estate per poter programmare al meglio la stagione 15-16 e gli anni futuri.
Già prima della vittoria di Massa, Andrea Bozza, direttore affari legali e societari della Robur Siena, aveva detto a tuttolegapro.com che “le riflessioni sulla stagione successiva partono in primavera, quindi mesi prima che finisca un campionato. Noi stiamo lavorando sottotraccia perché la Lega Pro non è ancora realtà. Posso dire che il lavoro è molto pesante dal momento che la terza serie è molto più dura, sotto tutti gli aspetti, rispetto a tanti anni fa”. Sempre Bozza, aveva poi ripetuto ad Are che “adesso ci attende un lavoro immenso, ci servirà il sostegno di tutti: classe politica, istituzioni e tifosi”.
Il presidente Ponte ormai da diverse settimane aveva fatto capire che solo a fine campionato si sarebbe cominciato a parlare di possibili novità. Sabato, dopo la vittoria sull’Akragas il presidente ha precisato che “la prossima settimana (questa, ndr) prenderemo decisioni molto importanti, ci sarà una conferenza stampa”, ribadendo quanto detto post semifinale, quando Ponte dichiarò che “ la prossima settimana sarà decisiva per tutti gli aspetti, soprattutto per quanto riguarda i nuovi soci, il nuovo Cda e le molte conferme che ci saranno”. Da capire se la compagine societaria bianconera potrebbe andare ad arricchirsi di nuovi personaggi (oltre ai soci già presentati col Rimini) per far fronte a quelle difficoltà che, qualche mese fa, Ponte aveva esternato. E in questo capire se tra i vari nomi fatti negli ultimi mesi e i personaggi visti al Franchi ci sia qualcuno che possa realmente entrare nella Robur.
Un’altra tematica sarà quella del direttore sportivo: ad oggi nell’organigramma di Robur Siena non è presente questa figura e nei mesi scorsi, tra voci più o meno uscite, conferme e smentite, qualche nome era emerso. Sicuramente quello di Lucchesi (anche se il suo ruolo potrebbe essere forse quello di Direttore Generale) che a La Nazione qualche settimana fa aveva detto come “per adesso con Ponte ci sono stati dei contatti, ma niente di concreto. Vediamo come si svilupperanno le cose” e che in settimana dovrebbe dare una risposta alla Robur. Da capire quindi chi andrà a ricoprire questo incarico, obbligatorio per regolamento in Lega Pro, ovvero colui che sarà chiamato di fatto a fare la squadra e a gestire la parte sportiva.
Venendo al campo il primo punto è capire se Morgia sarà di nuovo l’allenatore della Robur Siena anche per il 2015-16. “Mi voglio godere questa vittoria, il mio futuro non è importante ma lo è quello della Robur, io sono il primo suo tifoso”, aveva detto il mister a Massa, confermando dopo lo scudetto la sua volontà di restare a Siena, spiegando come “Tutti sanno quanto sia legato a questa città, della Robur sono diventato il primo tifoso. Mi piacerebbe poter continuare il percorso”. E, definita la guida, andare poi a comporre la squadra, andando a mettere sotto contratto (cosa che non era possibile fare in D) i calciatori ritenuti idonei, ripartendo da chi sul campo ha conquistato la Lega Pro.
Finita qui? Aggiungiamoci un settore giovanile da costruire (per regolamento devono essere fatte tre squadre: Beretti, Allievi e Giovanissimi), speriamo nel migliore dei modi (“ci vuole calma e si deve progredire per piccoli passi: Siena, come fatto qualche anno fa, potrebbe partire dai ragazzi della zona e creare le basi per formare un settore giovanile di un certo tipo, andando col tempo ad integrarlo con ragazzi di fuori per far accrescere la qualità” aveva suggerito Tosoni in un’intervista a Il Fedelissimo), capire dove fargli svolgere l’attività e definirne un responsabile. Oppure, non certo ultima in ordine d’importanza, la problematica delle strutture per evitare continue migrazioni nei vari campi di Siena e dintorni per allenarsi, ma cercando di avere (intervenire a Rosia?) un campo fisso e perché no programmare la possibilità di creare in centro sportivo.
Di lavoro da fare ce n’è tanto, ma almeno, per adesso, il tempo quest’anno c’è. Non sperchiamolo. Buona fortuna Robur!
Fonte: Fedelissimo Online