Antonelli: “Mi do 2 sperando che a fine campionato diventi 6”.
Vola basso Stefano Antonelli. Non ama elogiare il suo lavoro, parleranno i fatti a fine campionato. E se ad un certo punto della scorsa stagione Giorgio Perinetti aveva dato 3 al suo operato, l'attuale ds del Siena attraverso a TuttoMercatoWeb si dà "2 sperando che a fine campionato diventi 6".
Nelle prime due partite sono arrivati buoni segnali.
"Contro il Torino abbiamo fatto molto bene, eravamo un po' sulle gambe ma perché c'era l'emozione e la pressione di un campionato importante che ci apprestiamo a disputare. Partiamo da -6 ed è uno stimolo, lo dimostra anche il secondo tempo che abbiamo giocato a Genova, davanti ad un pubblico straordinario. Potevamo anche vincere la partita, perché avevamo trovato il bandolo della matassa. Siamo soddisfatti della prestazione, l'allenatore sta facendo un grande lavoro. Abbiamo cambiato tanto, quindi ci vuole un po' di tempo, giusto per assimilare meglio tutti i meccanismi del caso. Questi quindici giorni ci faranno rifiatare, sono propedeutici perché il mister potrà inculcare ulteriormente i suoi concetti. Siamo assolutamente fiduciosi".
Il -6 può essere uno stimolo. L'anno scorso è successo all'Atalanta.
"L'Atalanta ha fatto qualcosa di straordinario, può essere un riferimento. Noi dobbiamo fare il nostro campionato. Quanto fatto dall'Atalanta l'anno scorso può essere uno stimolo, ma ognuno ha il suo percorso".
È stato un mercato con pochi colpi.
"Vero. La realtà dice che tra tutte le squadre probabilmente il Siena, a parte la Fiorentina che ha fatto un lavoro incredibile, è stata una delle più attive e ha cambiato parecchio. Le strutture consolidate hanno già meccanismi rodati e più sicuri, noi abbiamo cambiato e ci siamo rinnovati. Sicuramente i quindici giorni di pausa ci torneranno utili. Ma già adesso abbiamo dato segnali importanti di una squadra compatta che è sempre in partita. Abbiamo sempre fatto le nostre migliori prestazioni nel secondo tempo e questo denota un'ottima condizione fisica e mentale. Se fossimo stati al 100% adesso mi sarei preoccupato".
Sul mercato non è mai mancato il vostro impegno. Ci avete provato per Toni a Bendtner, non si può dire che siete stati con le mani in mano.
"Il discorso Toni non ha la stessa storia di Bendtner".
In che senso?
"Bendtner aveva dato la sua disponibilità e per noi sarebbe stato un grande colpo: ora non so che ruolo avrà alla Juventus, mentre da noi sarebbe stato un colpo importante, avevamo portato avanti la trattativa perché c'era il suo consenso. Toni è un'altra storia: poteva eventualmente essere suggestiva ma non c'è stato neanche il tempo di trattare. È stato solo un pensiero dell'ultimo istante. Alla fine è andato alla Fiorentina, ma con noi non c'è mai stata una vera trattativa". (Alessio Alaimo)
Fonte: Tuttomercatoweb