50 milioni di euro: Zamparini-Ponte, affare fatto

Due parole: done deal. Si dice così Oltreoceano quando al termine delle trattative le parti hanno raggiunto l’accordo. Una stretta di mano e poi le firme.

Affare fatto: le stesse due parole ma in italiano, così come deve averle pronunciate Maurizio Zamparini nell’ultimo faccia a faccia con Antonio Ponte, l’imprenditore italo-svizzero già noto al calcio italiano per le esperienze a Siena e a Carrara.

Sarebbe infatti positivo l’esito della lunga trattativa con il patron rosanero per entrare con nuovi fondi nel Palermo calcio: la cordata, di cui Ponte è comprimario, rileverà da Zamparini parte delle quote del club iniettando nuova linfa nelle casse societarie.

Raggiunto un accordo vicino già da tempo: Ponte era al lavoro già diverse settimane prima che i contatti fossero noti, alla ricerca di fondi da immettere nel Palermo per realizzare un nuovo piano gestionale del club.

Il patron rosanero, durante la sua ultima visita in città, aveva lanciato segnali in questa direzione, ammettendo i contatti settimanali con l’ex presidente del Siena, «un collaboratore finanziario che sta facendo un programma di gestione della società – diceva Zamparini negli uffici del “Renzo Barbera” -, lavorerà con me qualora le altre due cordate (Follieri e investitori statunitensi, ndr) non arrivino al risultato».

Non proprio una piccola collaborazione, ma un primo importante passo verso la cessione del Palermo.

NUOVI FONDI L’intesa con Ponte è piuttosto articolata: l’iniezione di nuovi capitali in società – non a Zamparini – sarebbe immediata. Denaro essenziale in primo luogo per riequilibrare il bilancio sofferente, poi per intervenire sull’organico qualora a gennaio fosse una condizione necessaria per tentare la promozione diretta.

Perché no Serie A, no diritti televisivi.

E a farne le spese sarebbe l’investimento iniziale che la cordata avrebbe predisposto.

Investimento importante: una cifra vicina ai 50 milioni per rigenerare il club subito e rilevarne l’85% delle quote fra un anno. Percentuale calcolata proiettando il Palermo in Serie A, con ricavi per oltre 40 milioni di euro soltanto dai diritti tv.

Accordo che soddisfa entrambe le parti: Zamparini ha trovato ciò che stava cercando, ossia investitori a cui affidare la gestione finanziaria; lacordata di Ponte prende una società che ha un organico ampio e – sulla carta – competitivo, sulla quale cucire un nuovo modello di gestione sportiva e soprattutto finanziaria, con l’obiettivo di raggiungere la A in poco tempo e da lì ripartire, attirando nuovi sponsor tramite il rilancio del brand rosanero.

MULTIPROPRIETA’ Lo scenario che si profila dunque è questo: Zamparini resterebbe inizialmente proprietario del Palermo – la cui gestione sarebbe affidata ad un nuovo management con nuovi fondi – per cedere in un secondo momento la maggior parte delle quote societarie, che per il 25%andrebbero ad Antonio Ponte e per il 60% agli investitori della sua cordata. Disponendo di fatto una comproprietà del Palermo calcio.

TEMPI Non sarà un’attesa estremamente lunga. L’accordo preliminare, raggiunto la scorsa settimana, sarebbe già suggellato dalle firme e Ponte ed un suo collaboratore stanno programmando in queste ore una trasferta in città nei prossimi dieci giorni.

 

Fonte: forzapalermo.it