Non una logica, ma una fredda strategia
Sulla giustizia sportiva è stato scritto tanto e da penne più autorevoli della nostra. Sono tante le criticità che il regolamento in vigore presenta, su tutte, la più evidente, che non si capiscono le motivazioni per cui un comune cittadino dopo tre gradi di giudizio conosce la propria sorte, mentre per una società sportiva o un tesserato, esauriti i tre gradi di giudizio sportivo, si aprono le porte della giustizia amministrativa. Come nel caso di ACR Siena che dopo il respingimento del ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport sull’esclusione dai campionati professionistici, oggi è in attesa di quella del TAR del Lazio, primo grado della giustizia amministrativa.
Lette le motivazioni del Collegio di Garanzia, a meno di improbabili colpi di scena, la sentenza è già scritta e il tutto si ridurrà ad una grande perdita di tempo che si dilaterà ulteriormente nel caso di un probabile ricorso di ACR Siena al Consiglio di Stato. Come può sperare Montanari in un ribaltamento delle tre sentenze precedenti che hanno evidenziato, nelle motivazioni, una lunga serie di obblighi non rispettati?
Interpretare il pensiero del presidente non è assolutamente facile, sfugge da ogni apparente logica, al punto che è più che lecito pensare che stia mettendo in atto in atto una fredda strategia. L’ACR Siena ha ancora sotto contratto diversi giocatori a cui, entro il 16 settembre – se vuole evitare ulteriori guai – dovranno essere pagati stipendi, contributi e i premi inseriti nel contratto. Di questi qualcuno, come Disanto, Crescenzi Raimo, già accasati in altre società, per liberarsi hanno dovuto procedere alla rescissione del contratto in essere, passo economicamente, per loro, non indolore. Ce ne sono altri, come Favalli, Lanni, Buglio, Paloschi, Picchi, Collodel, Belloni, ecc.. che sono bloccati e che se vorranno liberarsi dovranno seguire lo stesso percorso intrapreso dagli altri tre, con un notevole risparmio per la società sulla scadenza del 16 settembre. Liberarsi di tutti sarebbe per Montanari una vera manna dal cielo.
E qui scatta la domanda: ricorrerà Montanari al Consiglio di Stato? Probabile, anzi molto probabile, nonostante l’elevato costo del ricorso e la scontata sentenza, ma se nel frattempo riuscirà a rescindere con tutti o con buona parte dei giocatori ancora sotto contratto, potrebbe anche farne a meno. È un’ipotesi? No, è una speranza che, visto di chi stiamo parlando, potrebbe ben presto trasformarsi in un’ulteriore chimera. (Nicnat)
Fonte: FOL