I grandi anni del Siena in Serie A.
C’è stato un tempo in cui la bellissima città di Siena non è stata rappresentata in Italia solamente dal prestigio del palio, uno degli eventi sportivi più storici di sempre. Parliamo della metà degli anni 2000, quando all’inizio del nuovo millennio la dirigenza presieduta dall’imprenditore napoletano Paolo De Luca fece salire il Siena calcio fino in Serie A, il massimo palcoscenico del pallone italiano. Dopo la storica promozione in Serie B raggiunta nella stagione 2000-01, la squadra toscana si affermò nel campionato cadetto due stagioni dopo, conquistando per la prima volta l’accesso alla massima serie.
Tanti giocatori d’esperienzaCon in panchina Giuseppe Papadopulo, un allenatore esperto e concreto, la prima stagione del Siena in A vide tra i grandi protagonisti, una serie di giocatori di grande esperienza, che cercavano nella città toscana un posto tranquillo dove terminare alla grande le loro strepitose carriere. Su tutti spiccavano due attaccanti di nome, ossia il norvegese Tore Andre Flo e Enrico Chiesa, padre di Federico, attualmente uno dei componenti della nazionale italiana che spicca in questo momento tra le favorite alla vittoria della prossima Nations League secondo le scommesse online sul calcio più aggiornate, preceduta solo dal Belgio. Con i campioni Flo e Chiesa in attacco, il Siena riuscì a disputare una più che dignitosa prima stagione di Serie A, finendo al tredicesimo posto ed evitando così la retrocessione per due punti. Il centravanti norvegese, una stella del calcio del suo paese, fu il giocatore con più presenze in assoluto, ossia 37, mentre Chiesa si distinse come miglior marcatore della squadra con 10 reti. In difesa, invece, a portare esperienza e solidità furono il centrale Bruno Cirillo e il brasiliano ex Atalanta, Juarez, mentre in mezzo al campo fu essenziale un calciatore come Simone Vergassola, che dopo anni tra Sampdoria e Torino rappresentò il fulcro del gioco e anche un elemento importante nello spogliatoio.
L’esplosione di Taddei e FrickGli anni successivi videro i bianconeri confermarsi come una delle realtà più simpatiche e divertenti della provincia calcistica italiana. Del resto, non si disputano sette campionati di Serie A per caso. Nei primi anni dopo l’ascesa dalla serie cadetta ci furono inoltre una serie di calciatori sconosciuti che esplosero proprio con la maglia della Rubor. Tra tutti spiccarono il brasiliano Rodrigo Taddei, ala dal gran talento, ma anche molto efficace dal punto di vista tattico e l’attaccante del Liechtenstein Frick, che arrivò a Siena nell’estate del 2006. Quest’ultimo oggi allena il Lucerna, squadra svizzera, per tre anni fu tra i giocatori più amati dai tifosi dello stadio Artemio Franchi. Per quanto riguarda Taddei, invece, parliamo di un calciatore tuttofare che ebbe il suo miglior rendimento prima a Siena per tre stagioni e poi si consacrò nella Roma, squadra con la quale realizzò dieci stagioni in Serie A.
Dal 2003 al 2010, insomma, il Siena diede tantissime gioie ai propri tifosi nonostante l’assenza di titoli. Papadopulo, Beretta e De Canio furono tra i principali tecnici a far godere la piazza senese, che in quegli anni vissero tante allegrie di domenica in domenica.
Fonte: Fol